Sono 7 le offerte vincolanti presentate per Alitalia e tra le stesse, come ci si aspettava figurano anche Lufthansa e EasyJet. I commissari straordinari del vettore italiano hanno iniziato subito da ieri sera ad analizzare le offerte per capire quali siano conformi al bando lanciato.
Va detto che le offerte rispetto all’interesse iniziale sono diminuite e l’uscita di scena di Ryanair è una di quelle che si sente. Sia Lufthansa che EasyJet sono interessate ad alcuni asset del lotto Aviation ma non ad avere il controllo dell’intera compagnia, che è quello che vorrebbero sia i commissari che il Governo: trovare un acquirente unico.In prima linea anche il fondo di private equity americano Cerberus, che però non può ambire alla maggioranza essendo un operatore non europeo. Quel che bisogna capire ora è quanto ogni singolo partecipante sia interessato ed a quali parti.
EasyJet ha seguito l’esempio della compagnia tedesca ed ha reso pubblica la sua partecipazione al bando segnalandone le motivazioni, ovvero “alcuni asset di una Alitalia ristrutturata, in linea con la strategia esistente. Data la natura del processo, il contenuto dell’espressione di interesse è soggetta a clausola di confidenzialità“, riservandosi poi di ritornare sul discorso in futuro. Ora che le offerte sono state presentate partiranno i negoziati necessari essenzialmente a migliorare le trattative finali: da quel che è possibile intuire al momento la maggior parte dei pretendenti è interessato a parti di Alitalia e non a prendere nelle proprie mani la gestione unitaria.
Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari dovranno quindi tentare di intavolare delle trattative che puntino al massimo della preservazione da ogni punto di vista, soprattutto da quello occupazionale. E’ difficile pensare che tutti gli 11.500 posti di lavoro del vettore saranno salvati. Grazie alla proroga concessa nel Dl fiscale fino al 30 aprile 2018 del termine per la conclusione della gara rispetto a quello precedente del 5 novembre ci sarà più spazio finale per raggiungere una decisione che dovrà poi essere proposta al Governo ed ottenere il via libera del Ministero dello Sviluppo Economico in modo tale di concludere il passaggio della compagnia entro il prossimo settembre.