Una mattina al cardiopalma quella di Telecom Italia che si rende protagonista di flash crash dando vita ad un andamento altalenante che l’ha vista per diverse volte cedere campo violentemente e poi andare in rialzo e ricadere nuovamente spostando elevati volumi di azioni.
Con tanto di sospensioni. Si parla di 115 milioni di azioni in poco più di un’ora di apertura di Piazza Affari. Qualcosa che non ci si aspettava questa mattina alla Borsa di Milano. La colpa? In questo caso a quanto pare il bilancio a nove mesi dell’azienda. I ricavi, in questo periodo di tempo, sono saliti a 14,679 miliardi di euro (+5,3% anno su anno), con ebit a 2,834 miliardi (+2,4%) e l’utile a 1,033 miliardi: è questo che fa segnare il calo più prepotente, pari al 44,7% . Commenta Telecom attraverso una nota:
Escludendo le partite non ricorrenti e l’impatto positivo della valutazione al fair value dell’opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, l’utile attribuibile risulterebbe superiore di quasi 100 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente.
La guidance per il 2017 sembra essere confermata, così come tutte le mosse intraprese per cercare di abbassare il più possibile quelli che sono i livelli di indebitamento alzatisi per far fronte ad alcuni importanti investimenti. Non stupisce quindi che tra le altre cose, la società abbia decido di sottolineare come il cambiamento del contesto di mercato in atto nel mondo delle telecomunicazioni in Italia e l’azione dell’Antitrust in merito allo sviluppo delle reti a banda ultralarga possa influenzare ed in modo sensibile quelli che saranno i numeri di Telecom in futuro.