Giornata di pioggia forte e grandi disagi a Taranto, ma le polemiche più dure hanno riguardato – manco a dirlo – l’Ilva, finita nuovamente nel mirino dei social network a causa di una foto diffusa dalla pagina Facebook “Solo a Taranto” e ripresa da altre fan page e siti on line. In quell’immagine è immortalato un fiume rosso davanti allo stabilimento siderurgico. Una pericolosa spia dell’inquinamento e dei minerali che contaminano l’acqua, secondo la maggior parte degli utenti che l’hanno condivisa.
Un’immagine che per la verità si presenta come un déjà vu. Anche nel 2013, infatti, era circolata la foto di una pozzanghera rossa davanti all’Ilva. In seguito alle polemiche, il comitato “Genitori Tarantini” si è attivato inviando una lettera al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, rispettivamente Gian Luca Galletti e Carlo Calenda. I notevoli disagi patiti dall’intera città, inoltre, hanno contribuito ad esacerbare ulteriormente l’umore dei residenti del quartiere Tamburi e di tutto Taranto. Disagi che ha patito anche l’Ilva, tant’è che fonti vicine all’azienda hanno fatto sapere che l‘area in cui si è verificato il fenomeno è completamente impermeabilizzata e circoscritta da appositi cordoli che hanno la funzione di prevenire potenziali sversamenti di materiale residuo che può depositarsi durante le operazioni di carico-scarico. Secondo le stesse fonti, a causa dei fenomeni atmosferici particolarmente intensi che hanno insistito su Taranto negli ultimi giorni, l’acqua si è accumulata in quantità straordinaria. Già nel fine settimana, l’azienda si è attivata tempestivamente richiedendo l’intervento di una ditta autorizzata per aspirare l’acqua in eccesso. Nella sola giornata di oggi ne sono state rimosse circa 100 tonnellate. L’attività di rimozione e monitoraggio sta continuando e proseguirà anche nelle prossime ore.
L’impegno quindi non è mancato, ma i disagi sono stati talmente tanti che l’attività di rimozione e monitoraggio ha subito qualche intoppo.