Borse europee altalenanti ma comunque tutte in frenata o molto caute. Delle principali piazze, solo Londra è positiva, con lo 0,48%, mentre Milano perde lo 0,05%, meglio di Parigi e Francoforte che perdono lo 0,1%. Tokyo chiude con il +0,56%.
La cautela è d’obbligo in una settimana in cui si prenderanno molte decisioni nelle banche centrali, a partire dalla più importante: la Fed. Mercoledì, l’ultimo meeting con la Yellen presidente, dovrebbe essere il giorno dell’aumento dei tassi, mentre la BCE dovrebbe ridiscutere i QE, anche se non si dovrebbe cambiare linea per il momento.
L’euro resta stabile sotto a 1,18, con scambi attualmente a 1,1785 dollari. La valuta americana sale nei confronti dello yen, e viene scambiato a 113,50 dollari, e a 133,70 euro. Lo spread resta sui 133 punti e rendimento a 10 anni dell’1,63%.
In Italia sono stati pubblicati i dati delle vendite del commercio al dettaglio per il mese di ottobre, e sono negativi, ma l’Ocse continua a vedere crescita stabile per UE, Usa, Giappone e Canada, mentre per il Regno Unito i segnali non sono buoni.
Scende il prezzo del petrolio, con Wti a 57,15 dollari al barile e Brent a 63,2 dollari al barile. Anche l’oro segna debolezza, a 1.248 dollari l’oncia, il dato più basso da quattro mesi.