L’apertura di oggi per le borse europee è all’insegna della debolezza, con pochi dati e poche transazioni, e soprattutto i segni negativi in Asia e in America a dettare la linea. Wall Street non ha segnato una giornata movimentata, ma piuttosto molto piatta, così come Tokyo, dove la chiusura è stata a -0,56%, con lo yen troppo rivalutato per far decollare la borsa. Milano apre a +0,09%, Francoforte a +0,14%, mentre Londra è in parità e Parigi scende dello 0,14%. Anche Seul e Shanghai hanno chiuso in negativo, e nelle borse asiatica gli investitori si sono dedicati agli acquisti, mentre le prese di profitto sono ferme. Lo yen si è rafforzato sul dollaro, e il Nikkei è andato in negativo anche se la produzione industriale nipponica ha segnato un +0,6% a novembre. I rendimenti dei Treasuries Usa sono scesi, portando giù il dollaro nel paniere delle valute principali. Così l’euro ha segnato il suo massimo da quattro mesi a questa parte, quotandosi a 1,1935 dollari. Nuova asta del Tesoro italiano per 7 miliardi, ma la notizia più importante arriva dal Bollettino trimestrale della BCE, che conferma tassi bassi ancora per molto tempo, e conferma per le iniezioni di liquidità. Oggi si pubblicano i dati dei saldi della bilancia commerciale a novembre negli Stati Uniti.
Sale leggermente il petrolio con il Wti a 59,77 dollari e il Brent a 66,77 dollari al barile. Sale anche l’oro, a 1291 dollari l’oncia(+0,31%).