Le borse europee vengono coinvolte nel lunedì nero di Tokyo e nel rialzo dei rendimenti USA, che salgono in base alle previsioni inflazionistiche statunitensi, e seguono la stretta monetaria della Fed che sembra sempre più vicina. È una serie di crolli per tutti. Il Dow Jones va a -2,5%, Tokyo a -2,55%, Milano a -1,43%, Londra a -1,31%, Parigi a -1,38% e Francoforte a -0,88%. Si tratta di un crollo netto, con contrazioni molto forti, le maggiori da due anni a questa parte. Ora si fa la conta delle analisi, per comprendere se vi sia un’inversione ribassista o solo una flessione momentanea.
Sicuramente le prese di profitto hanno inciso molto. Sono tanti gli investitori che hanno deciso di incassare adesso, per non restare coinvolti in un’eventuale tendenza ribassista. La probabilità più concreta è comunque che la flessione continuerà fino alla stretta monetaria Fed, in modo da ricollocare i prezzi sul mercato. Si prevede dunque una flessione tra il 10 e il 20% prima della stabilizzazione e la ripresa.
In Asia Hong Kong segna -2,7%, Seul -1,3% e Sydney -1,6%, mentre in America il Dow Jones crolla del 4,1%, lo S&P del 3,9%, il Nasdaq del 3,53%. A Milano intanto è stato sospeso il titolo Leonardo.
Intanto c’è stabilità sulle valute, con l’euro che resta a 1,2455, mentre la coppia USD/JPY si quota a a 110,02. Lo stesso, per il momento, anche per lo spread italiano, sempre sui 130 punti.