Mediobanca da record ed oltre le aspettative. Il bilancio per il 2017 ha infatti registrato un utile nel primo semestre del suo esercizio di 476 milioni, equivalente ad un incremento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Male al contrario Unipol.
Per Mediobanca sulla stessa linea sono anche i ricavi, che crescono del 9% a 1.170 milioni ed il risultato operativo, in aumento del 23% a 523 milioni. Numeri interessanti che portano, come annunciato da una nota, il payout ratio (ovvero la quota di utili che andrà agli azionisti come dividendo, N.d.R.) a venir rivisto in rialzo, dal 40% al 40-50%, Le rettifiche su crediti scendono del 38% a 113 milioni e il costo del rischio si dimezza a 58 punti base. L’ad Alberto Nagel, soddisfatto dei risultati, ha sottolineato di voler vendere il 3% del pacchetto “ai valori giusti per accelerare il reinvestimento del capitale nei business in cui vogliamo crescere“.
Non altrettanto positivo è il bilancio approvato dal cda di Unipol dove è la negatività a farla da padrona con una perdita di 169 milioni di euro. Va però sottolineato che queste cifre includono gli effetti one off per la ristrutturazione del comparto bancario: altrimenti l’ utile netto normalizzato sarebbe stato pari a 655 milioni. A pesare molto sulla banca è stato il lavoro di pulizia degli NPL, i crediti deteriorati. Interessante come nonostante tutto l’istituto abbia lasciato la cedola invariata che offre ancora un rendimento del 4,3% sul valore dell’azione calcolato all’8 febbraio. Una situazione complessiva non ideale che si presuppone verrà corretta nel corso di questo anno a partire dall’assemblea dei soci del prossimo aprile.