I futures sull’apertura di Wall Street mostrano debolezza, e così Tokyo perde l’1,01% anche se lo yen si è di nuovo leggermente svalutato. In Asia resta chiusa Shanghai, per il Capodanno, mentre Hong Kong mostra ancora debolezza. Le borse europee non fanno meglio, con Milano a -0,15%, Francoforte a -0,1% e Londra a -0,5%. Solo Parigi segna la parità.
A Milano buona performance di Tim, mentre il titolo di Creval tenta un recupero dopo i crolli dei giorno scorsi.
Sul fronte valutario, torna a salire il dollaro, accompagnato dalla crescita dei rendimenti dei Treasuries USA che oggi vedono collocare sul mercato 151 miliardi di titoli a breve termine. Sale la possibilità di un rialzo dei tassi della Fed.
Lo yen scende sul dollaro a 106, 89 e a 132,36 sull’euro. Moneta unica in ribasso sul dollaro a 1,2340.
Oggi saranno pubblicati i prezzi alla produzione in Germania per gennaio. È un +0,5% positivo, e migliore di quanto ci si aspettava, ma scende l’indice Zew tedesco (fiducia delle imprese), di quasi 3 punti, a 17,8 punti. Spread italiano stabile a 130 punti.
Sale il petrolio, per le tensioni tra Iran e Israele. Wti a 62,31 dollari e Brent a 65,41 dollari al barile. L’oro scende dello 0,5% a 1.340 dollari l’oncia.