Wall Street gira in negativo a -1,01% e porta con sé le aperture delle borse europee. È probabile che gli investitori americani abbiano voluto incassare, dopo una settimana di positivi continui, complice anche il rialzo continuo dei rendimenti sui titoli USA, che ora girano a quota 2,886%. Non un massimo, come la scorsa settimana, ma una tendenza ormai accertata, con il dollaro che si rafforza.
L’apertura in Europa
L’apertura in Europa ha visto Milano cedere lo 0,54%, Francoforte lo 0,25%, Parigi lo 0,21% e Londra lo 0,1%. Ma in Asia Tokyo approfitta della discesa dello yen per chiudere a +0,21%.
Sul fronte valutario, come accennao, si segnala il rafforzamento del dollaro sia sull’euro che sullo yen. La moneta unica si quota a a 1,232 dollari, e 132,45 yen. La coppia USD/JPY a 107,75 yen.
Leggera salita dello spread italiano, che si quota a 132 punti, che comunque era più o meno la chiusura di ieri. Rendimenti al 2,05%.
Oggi sapremo i dati per gli indici Pmi manifatturiero a febbraio nella UE, in Francia, in Germania e in Giappone, e la disoccupazione britannica di dicembre. Dagli USA invece arriveranno i dati sull’indice Pmi markit di febbraio e la vendita di case già abitate di gennaio.
Scende il petrolio, con il Wti a 61,30 dollari al barile e il Brent a 64,87 dollari. Anche l’oro scende a 1326 dollari l’oncia.