Le borse europee aprono deboli questa mattina, seguendo l’andamento di Wall Street che non ha apprezzato le parole del neo-presidente Fed Jerome Powell, al Congresso.
Per la Fed l’economia USA sta andando meglio del previsto, e Powell si è dichiarato anche sorpreso da questo andamento. In conseguenza di ciò, si ipotizzano quattro rialzi di interesse per quest’anno, invece dei tre in programma. Questo perché l’inflazione sale, nonostante meno del previsto, ma anche i salari. Su questo ultimo fronte però non mancano le critiche, visto che ad aumentare sono i grandi stipendi, mentre la classe medio bassa non ne ha tratto benefici. I rendimenti dei Treasury USA sono sopra al 2,9% e il dollaro sale. L’apertura di Milano è in parità, Parigi e Londra segnano il -0,2% e Francoforte il -0,1%. A piazza Affari sale il titolo di Ferragamo.
Brutta caduta di Tokyo che perde l’1,44%. Bene Shenzhen (+0,2%), male Shaghai (-1%). Male anche Wall Street: S&P 500 a -1,27%, Dow Jones a -1,16%, e Nasdaq a -1,23%.
Sul fronte valutario scende l’euro a 1,2232 dollari e 131 yen.
Continua la grande stabilità dello spread italiano, ora a 135 punti base e rendimenti del 2% sul decennale. Rallenta l’inflazione della UE, all’1,2%, così come il dato italiano. Scende anche la fiducia dei consumatori tedeschi. Sempre in Germania la disoccupazione resta al 5,4%. Infine il dato del Pil francese, +2%. Nel resto del mondo dati sui mutui, e sui compromessi per case negli USA.
In Cina rallenta l’attività manifatturiera e l’indice Pmi non manifatturiero . Male anche le vendite al dettaglio giapponesi (-1,8% a gennaio) e la produzione industriale (-6,6%).
Petrolio giù: Wti a 62,61 dollari e e Brent a 66,23 dollari al barile.