L’apertura delle borse europee è incerta, mentre torna a salire lo spread, dopo lo stop alla nomina di Giuseppe Conte a premier. I dubbi sul curriculum del professore non solo stanno ritardando il nuovo governo, ma hanno spaventato i mercati, che puniscono l’Italia con una nuova impennata dello spread, che in apertura arriva quasi a quota 182 punti, con più di 2 punti e mezzo percentuali di salita e rendimenti al 2,34%.
Le borse europee
Sulla scia di Wall Street, le borse europee aprono in calo. Ieri il Dow Jones aveva chiuso con il -0,72% e il Nasdaq con il -0,21%. Crollo invece del Nikkei di Tokyo, con la chiusura a -1,18%.
Forti perdite a Milano, che ora segna il -0,91%, dopo essere scesa fino a -1,37%. Londra recupera dall’apertura a -0,47% fino a -0,13%, Francoforte dall’apertura a -1,2% fino a -0,20% mentre Parigi resta a -0,96%.
Gli analisti sono ancora in fase di valutazione per il Nikkei, che crolla nonostant la nuova tregua nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo che Pechino ha abbassato i dazi sulle importazioni di auto. A deprimere il mercato, anche i dubbi sull’incontro Trump-Kim Jong-un.
Oggi sapremo i dati sulle pmi francesi, tedesche e UE, quelli sull’inflazione nel Regno Unito e sulla vendita di nuove case e pmi USA.
Materie prime
Scende il prezzo del petrolio. Wti a 71,96 dollari e Brent a 79,19 dollari. Ora a 1290 dollari l’oncia, in calo.