L’Agcom da il primo via libera al progetto di Telecom di separazione delle reti: una buona notizia per la società e i suoi progetti attualmente in ballo dato che la questione è stata considerata “non manifestamente irragionevole” dal Garante per le Comunicazioni.
Va ricordato che il progetto di Tim si basa sull’assegnazione della sue rete di cavi in rame e in fibra a una società distinta, che lei stessa controllerà. La valutazione è avvenuta sulla base dei parametri decisi dal Berec, ovvero dall’ente che si occupa per conto dell’Unione Europea di stabilire la fattibilità di questo tipo di attività. Sebbene sia importante tenere conto di questo primo via libera, va sottolineato che allo stesso tempo l’Agcom non si sta sbilanciando sulla questione “concorrenza” aspettando di completare l’iter preposto per questo tipo di valutazioni. A breve infatti, per esprimersi su questo punto l’Agcom lancerà una consultazione pubblica per dare modo alle altre società di telecomunicazione, alle associazioni dei consumatori ed ai cittadini, di esprimere la loro opinione: sarà solo dopo questa consultazione che il Garante esprimerà il suo giudizio definitivo.
E’ necessario comprendere, entrando più nel tecnico della questione, che il provvedimento in questione espresso dall’Agcom potrebbe rendere meno stretti quelli che sono i limiti normativi che costringono la Telecom a un determinato comportamento per via del suo ruolo di ex monopolista d’Italia nel settore e attuale proprietaria di una rete molto estesa. Quel che il Garante deciderà scriverà le norme da seguire per ciò che concerne il triennio 2018-2021.
Non molti ne sono a conoscenza, ma proprio per i fattori sopra espresse Tim non ha la libertà che hanno le altre società di poter decidere alcune delle tariffe da imporre.