Come combattere lo spread? Emettendo titoli di Stato “riservati a famiglie italiane” offrendo loro rendimenti più alti. La proposta è stata lanciata nel corso di un’intervista con il Corriere della Sera dal Sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri.
Un’eventualità del genere comporterebbe un aumento dei tassi di interesse medi pagati sul debito pubblico italiano e, di conseguenza, un allargamento lo spread. Il sottosegretario, leghista, sostiene che sarebbe questo uno dei modi più validi per non far “girare la giostra dello spread“: l’uomo, promotore tra l’altro della flat tax (o dual tax come viene recentemente menzionata, N.d.R.) sembra non avere paura di possibili attacchi speculativi contro i titoli italiani. Spiega Siri nel corso dell’intervista:
Diciamo che bisogna far in modo che, per quanto riguarda il debito pubblico, le famiglie italiane, che hanno 5 mila miliardi di liquidità, tornino a riprendersi quella parte di debito, pari a 780 miliardi collocata presso investitori stranieri, che sono quelli che fanno girare la giostra dello spread.
E mentre viene lanciato l’allarme sul deficit, il sottosegretario sostiene che lo steso “deve poter crescere di quello che serve per fare la flat tax, che non può essere fatta a pezzettini. La dobbiamo fare tutta e subito affinché abbia effetto. Bruxelles deve consentirci di utilizzare le entrate straordinarie, come quelle che verranno dalla pace fiscale, sapendo che dal terzo anno la flat tax si finanzia da sola”.
Insomma, l’Europa dovrebbe concedere uno sforamento che dovrebbe essere coperto dai risultati sulla flat tax e con lo stesso dare copertura anche al reddito di cittadinanza ed alla revisione della legge Fornero sulle pensioni. Le sue parole hanno immediatamente fatto scattare delle polemiche: saranno i cittadini pronti a “comprare” il proprio debito?