Mercati incerti all’apertura settimanale, là dove gli sviluppi della guerra commerciale e i risultati deludenti della Germania, pesano sulla fiducia degli investitori.
Da segnalare la discesa dei titoli italiani, l’intervento della banca centrale cinese e le sanzioni Usa contro l’Iran. L’industria tedesca si ferma.
Le borse europee
Le borse europee aprono deboli, sulla scia della calma piatta asiatica. La Cina ha minacciato nuovi dazi per 60 miliardi di dollari sulle merci americane e questo non piace ai mercati.
La Banca centrale cinese è intervenuta per far recuperare il yuan sul dollaro. Oggi partono le sanzioni Usa contro l’Iran, e la Cina vuole mettere un freno a Washington. Colpiti l’oro, i tappeti persiani, i pistacchi, e il settore dell’auto. In autunno Trump vorrebbe sanzioni su petrolio e banche.
Oggi lo spread italiano sui bund tedeschi scende sotto i 250 punti base. Rendimento decennale al 2,9%.
Milano e Zurigo girano sulla parità, Londra scende dello 0,17%, Parigi dello 0,10%, Francoforte dello 0,53%. A piazza Affari, scende Banco Bmp e sale Tod’s.
Tokyo chiude in rosso dello 0,08%, ma Shanghai crolla dell’1,29%. In Europa delude la Germania, con gli ordini di fabbrica che si fermano. Sono a -4% a giugno, su base mensile. Sale la fiducia degli investitori nell’Eurozona, mentre l’euro resta sotto quota 1,16 dollari.
Sale l’oro (+0,6%) a 1215 dollari l’oncia e il petrolio.