Le borse europee aprono male questa mattina, sotto la pressione che proviene dai mercati emergenti. La situazione non è critica solo per Turchia e Argentina, ma anche per altri paesi, come Sudafrica, India, Filippine e Indonesia. La pressione arriva dai mercati valutari, che vedono le monete di questi paesi ai minimi storici.
L’apertura in Europa
Tranne Milano, le borse europee si segnalano con segni negativi, in apertura, anche se Piazza Affari poi si allinea alle altre e ora (11:30 CEST) perde lo 0,47%. A Londra la perdita è dello 0,42%, a Parigi dell’1,24%, a Francoforte dello 0,85% e a Zurigo dello 0,71%.
Le buone notizie per l’Italia vengono dallo spread, che scende a 256 punti base, rispetto ai titoli tedeschi. I rendimenti italiani sui dieci anni tornano sotto il 3%.
Da segnalare anche il calo della borsa di Tokyo, che va giù dello 0,56% in chiusura. In questo caso c’è anche il tifone più forte degli ultimi anni che sta flagellando il paese, con numerosi danni.
Torna a salire leggermente l’euro, che viene scambiato a 1,1585 dollari e 129,17 yen. Sale il dollaro sullo yen, a 111,50.
Oggi avremo i dati sugli indici Pmi europei, e cinesi, e i saldi commerciali statunitensi. Scende il petrolio, con Wti a 69,30 dollari al barile e Brent a 77,82 dollari.