I mercati sono tutti in attesa che la Fed si pronunci sul rialzo dei tassi, il terzo dell’anno, sul dollaro. Non ci dovrebbero essere sorprese, con il rialzo di un quarto di punto sulla divisa statunitense.
Il dollaro “costerà” tra il 2 e il 2,25%, il massimo storico di un decennio segnato dalla crisi finanziaria, che ha portato le banche centrali mondiali a inondare le banche di liquidità per rilanciare l’economia.
Le borse
Sui mercati pesa sempre la guerra commerciale tra Cina e Usa, ma le borse asiatiche oggi reagiscono bene. Il Nikkei di Tokyo raggiunge il suo massimo storico degli ultimi mesi, con un +0,39% a 24.033,79 punti.
Bene anche le borse cinesi, dopo il tonfo d ieri. Sia Shanghai che Shenzhen si avvicinano ad un guadagno di un punto.
In Europa Milano gira poco al di sotto della parità, con vendite massicce su Telecom. Poco sopra la parità invece è Londra, mentre Parigi guadagna lo 0,23% e Francoforte cede lo 0,17%. Infine Zurigo, appena sopra la parità.
Sale un pochino lo spread italiano, sopra 235 punti base con rendimenti in area 2,9%. Domani il governo presenterà la Nota di aggiornamento del Def, che influirà sullo spread.
Scende leggermente il petrolio, che però rimane ai massimi dell’ultimo periodo. il Wti è a 72,13 dollari e il Brent a 81,2 dollari al barile.