Il governo approva il rapporto tra il deficit e il Pil al 2,4% e i mercati puniscono Milano e lo spread. Ma tutta l’Europa gira in negativo.
Sullo spread arriva subito la scure degli investitori, con un aumento fino a 265 punti base per i Btp a 10 anni, che schizza in alto del 10%, mentre i rendimenti tornao sopra al 3%. I titoli a due anni arrivano a 160 punti base.
Le borse europee
Le borse europee vanno in crisi, con Milano che crolla ora (10:26 CEST) del 2,64%, con il comparto bancario in sofferenza, che perde in media il 4%. I due principali gruppi bancari di Piazza Affari, Unicredit e Intesa, arrivano anche all -6%. Male anche Londra, ma con un passivo dello 0,13%, mentre Parigi scende dello 0,41%. Forte ribasso anche per Francoforte, a -0,69% mentre Zurigo contiene le perdite allo 0,19%.
Dalla UE arrivano le prime reazioni sulla decisione italiana, con le preoccupazioni per i tassi di interesse sui titoli del nostro paese.
Ma in America c’è ancora ottimismo sulla forza dell’Italia. Se per l’Europa il debito italiano è troppo alto e soprattutto dannoso, per gli analisti d’oltre oceano è molto importante come sarà impiegato, questo debito.
Intanto questa mattina il Nikkei di Tokyo ha chiuso a +1,36%, e anche le due principali borse cinesi, Shanghai e Shenzhen, chiudono positive a +0,7%.