Sono due le offerte vincolanti ricevute per l’acquisizione di Alitalia: Ferrovie dello Stato ed Easyjet, più una non vincolante ma di interesse, da parte di Delta. Nei prossimi giorni quindi i commissari straordinari verificheranno le proposte ricevute e comunicheranno la loro decisione al Ministero dello Sviluppo Economico.
E’ in questo momento, raggiunto il termine ultimo per le presentazioni delle offerte che inizia davvero la parte più difficile: soprattutto perché le decisioni vanno prese velocemente al fine di riuscire a restituire il prossimo 15 dicembre il prestito ponte (più gli interessi, N.d.R.) che ha consentito ad Alitalia di risollevarsi e rimanere in piedi.
Va sottolineato, al momento tra le comunicazioni giunte al notaio Nicola Atlante è la busta di Ferrovie dello Stato a pesare di più, dato che rappresenta la soluzione più auspicata dal Governo. FS ha presentato, ottenuto il via libera dal cda, un’offerta per l’acquisto di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner sottolineando la necessità di dare vita ad un piano industriale nel corso di una “confirmatory due diligence“, condizione essenziale per trovare privati e istituzionali interessati a partecipare in Alitalia. Nell’offerta viene altresì specificato che Ferrovie dello Stato si riserva di costituire una società anche con la compartecipazione di un primario vettore aereo. Si tratta della condizione sine qua non l’offerta da lei proposta decadrebbe.
E come ci si aspettava è rimasta in gara anche Easyjet che ha ribadito di essere interessata ed ha presentato un’offerta compatibile con le intenzioni del nuovo esecutivo: il vettore inglese vede nel mercato italiano un guadagno che ha tutta l’intenzione di fare suo. E mentre esce di scena Lufthansa, si affaccia Delta che si palesa come possibile investitore interessato in ciò che uscirà fuori dalla “consultazione”. Non sarà facile trovare un accordo ma nemmeno impossibile mentre la cassa integrazione per i dipendenti viene prorogata fino al 23 marzo 2019.