Ore 11:40. Con l’irrigidimento delle posizioni tra l’Italia e la UE, lo spread italiano torna a salire, supera i 310 punti. Intanto, ieri si è assistito ad un autentico tonfo a Wall Street, in particolare per i tecnologici, con il Nasdaq che ha chiuso a -2,78%, e il Dow Jones che ha ceduto il 2,32%. Bene invece i mercati cinesi, con Shanghai a +0,9% e Hong Kong a +0,2%. Male tokyo, che ha perso il 2,06%.
Le borse europee
Questa mattina bene le borse europee, tranne Milano, su cui pesano i bancari e il ribasso di Tim, dopo il rally di ieri. Ora il Ftse Mib scende dello 0,44%, mentre le altre piazze sono positive. Londra guadagna lo 0,19%, seppur in flessione. Parigi è appena sopra la parità mentre Francoforte guadagna mezzo punto percentuale. 0,16% di crescita per Zurigo.
Oggi, il governo italiano manderà la sua risposta (negativa) alla UE, rischiando l’avvio della procedura di infrazione. Lo spread passa inizialmente i 310 punti, e ora si posiziona appena sopra i 309 punti base.
Per i dati macroeconomici, l’indice Zew delle imprese tedesche si attesta a -24,1 punti, mentre crescono i salari britannici, del 3%. La disoccupazione nel Regno Unito si attesta al 4,1%.
Rimbalzo dello 0,24% dell’euro, ora a 1,124 dollari. Sterlina (+0,14%) a 1,286.
Scende ancora il petrolio. Wti (-1,1%) a 59,27 dollari e Brent (-0,77%) a 69,58 dollari.