È stata perfezionata la cartolarizzazione multi-originator denominata POP NPLs 2018, originata da 17 banche popolari e non (di cui 12 popolari).
Gli istituti coinvolti sono: Cassa di Ravenna, Banco di Lucca e del Tirreno, Banca di Imola, Credito di Romagna, Banca Popolare del Lazio, Banca di Piacenza, Banca Popolare Pugliese, Banca Popolare di Fondi, Banca Popolare del Frusinate, Cassa di Risparmio di Orvieto, Banca Popolare del Cassinate, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Cortona, SanFelice 1893 Banca Popolare, Banca Popolare Valconca, Banca Popolare Sant’Angelo, insieme alla Banca Popolare di Bari.
Questi Istituti creditizi hanno ceduto a un veicolo di cartolarizzazione, denominato POP NPLS 2018, un portafoglio di crediti in sofferenza avente valore lordo esigibile pari a 1.578,3 milioni, composto da crediti secured per il 65,7% e da crediti unsecured per il 34,3%.
Nell’ambito dell’operazione Jp Morgan e Banca Popolare di Bari hanno svolto il ruolo di Arranger.
Il veicolo ha emesso tre tranches di notes ABS: una senior di 426 milioni, corrispondente al 27% del valore lordo esigibile, dotata di rating Baa3 e BBB da parte, rispettivamente, delle agenzie Moodys e Scope Ratings ed eleggibile per la GACS; una mezzanine di 50 milioni, corrispondente al 3,2% del valore lordo esigibile, dotata di rating Caa2 e B, rispettivamente, da parte di Moodys e Scope Ratings; una junior, non dotata di rating, pari a 15,78 milioni.
Il valore complessivo delle notes dotate di rating è pari al 30,2% del valore lordo esigibile.
La struttura dell’operazione, grazie all’abbinamento della cartolarizzazione con l’assegnazione dei rating e il rilascio della GACS, consente, per le singole banche originator, di migliorare sensibilmente la valutazione del portafoglio e, allo stesso tempo, di ridurre l’onerosità complessiva dell’operazione, assicurando comunque rendimenti interessanti ai potenziali sottoscrittori delle diverse tranches, inclusa la junior.