Ore 12:20. Le borse europee aprono caute ma poi realizzano delle buone performance, in attesa di capire cosa farà il governo britannico. La Corte di Giustizia UE ha dato l’imput al Regno Unito, con la sentenza che gli permetterebbe di annullare unilateralmente l’uscita. Se da una parte questo ha creato imbarazzo ed empasse, dall’altra ha portato il governo a rallentare sul voto.
Poi c’è la guerra commerciale in Asia, che porterà altra volatilità. A risentirne maggiormente Tokyo, che ha chiuso a -0,34%. Positive invece le borse cinesi, con Hong Kong a +0,07%, Shanghai a +0,37% e Shenzhen a +0,79%.
Le borse europee
A Milano si registra il +0,93%, a Londra il +1,19%, a Parigi il +1,54%, a Francoforte a +1,49% e a Zurigo il +1,55%.
A pesare per Piazza Affari è il nuovo scontro al vertice di Tim, con Vivendi che chiede la convocazione dell’Assemblea. Male anche le quotate del lusso, in particolare Ferragamo.
Continua la stabilità dello spread tra Btp e Bund tedeschi, ora a 285 punti base, e rendimento del 3,1%.
Sul fronte della politica monetaria, la Corte Ue ha sentenziato la legittimità dei Quantitative easing della Bce, dopo una richiesta da parte di un movimento tedesco.
Sale, di poco, il petrolio. Wti a 51,22 dollari e Brent a 60,28 dollari.