Donald Trump non ci sta a lasciare agli altri il controllo,soprattutto quando si parla di economia e non ci pensa due volte a “minacciare” la la Fed in merito al rialzo dei tassi di interesse che, secondo lui, non dovrebbe accadere.
Il monito, per la precisione, è rivolto al Federal Open Market Committee, il braccio monetario della Federal Reserve che domani si riunirà per stabilire se avverrà un nuovo rialzo dei tassi. Una mossa, va sottolineato, che si aspettano un po’ tutti gli economisti. Non è una novità che il presidente degli Stati Uniti sia contrario ad una simile mossa: lo ha reso noto diverse volte con la stampa o attraverso i social network, mossa che ha utilizzato anche stavolta, affidandosi ancora al suo account Twitter personale:
E’ incredibile che con un dollaro forte e virtualmente nessuna inflazione, col mondo esterno che esplode intorno a noi, con Parigi che sta bruciando e la Cina in declino, la Fed stia anche solo prendendo in considerazione un altro rialzo dei tassi. Godetevi la vittoria!
Un messaggio che fa rabbrividire qualsiasi esperto in economia e scienze politiche. Detto questo va sottolineato che i numeri provenienti dagli Stati Uniti raccontano che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate più del previsto superando le attese degli analisti e portandosi sul livello più basso da quasi tre mesi. Al contempo la produzione industriale è tornata a salire a novembre, registrando un +0,6% mentre l’inflazione nello stesso mese è scivolata al 2,2% a novembre su base annua, dal 2,5% del mese precedente.