Ore 10:20. Il balletto delle trattative sui dazi tra Cina e Usa continua a influenzare i mercati, sempre più altalenanti. Dopo l’euforia dei giorni scorsi, arriva oggi l’inversione di tendenza, con forti perdite in Asia, mentre l’Europa va a corrente alternata.
I mercati si mostrano preoccupati e poco convinti dalla possibilità di un rinvio di due mesi paventata da Trump, sulla scadenza per l’aumento dei dazi, fissata ora al 1° marzo.
Le borse
A soffrire di più è stata l’Asia, con crolli sulle maggiori piazze. Tokyo va giù dell’1,13%, Hong Kong dell’1,87%, e Shanghai dell’1,37%. La Cina paga i dati negativi dell’inflazione sulla produzione, con un conseguente abbassamento dei profitti.
l’Europa per il momento è incerta, con Milano sulle montagne russe e ora in recupero a +0,11%. Londra segna un +0,17%, Parigi il +0,55% mentre Francoforte è sulla via del recupero, ma comunque in perdita dello 0,21%. Zurigo positiva dello 0,24%.
A Milano da tenere d’occhio il titolo Eni, dopo la pubblicazione dell’utile, mentre si segnala il crollo di Acea (-4,6%) e la flessione di FCA (-1,28%). Sotto osservazione anche Telecom, con novità per l’aumento di capitale che fa schizzare il titolo a +5,7%.
L’euro scende ai minimi storici, a 1,1280 dollari e 124,50 yen. Risale anche lo spread italiano, a 270 punti base e 2,82% di rendimento decennale.
Petrolio su, con Wti a 54,61 dollari e Brent a 64,83 dollari.