Moody’s taglia le stime di crescita per l’Italia ma decide di non toccare il rating non essendoci per il momento delle condizioni tali da giustificare un cambiamento dell’outlook, che rimane stabile.
Una notizia questa che tutti si aspettavano di sentire a causa di stime già presentate da altri enti ed agenzie e da quella che si è rivelata essere la condizione economica del Bel Paese. Come hanno reso noto dall’agenzia:
Avevamo una stima dell’1,3% sulla crescita del Pil italiano. Quest’anno sarà sicuramente sotto l’1%, probabilmente un valore tra 0 e 0,5%. Abbiamo un outlook stabile, copre un arco di 12-18 mesi e non vediamo cambiamenti. Abbiamo assunto una crescita bassa, per un paio di anni al massimo, e sotto 1%.
Anche per ciò che concerne il deficit non vengono notati dagli esperti di Moody’s elementi che possano portare ad un cambiamento di stime per i prossimi due anni nei quali con molta probabilità il dato rimarrà attorno al 2,5%. Non è mancato un giudizio, non sempre negativo, sull’operato finora svolto.
Il punto di partenza è che l’Italia ha bisogno di riforme dalla pubblica amministrazione al mercato del lavoro, dalla competitività al sistema giudiziario e ne ha bisogno da molto tempo. Qualcosa è stato implementato ma non in misura da cambiare l’outlook di crescita dell’Italia. Alcune proposte del governo sono state positive, per esempio quella della Lega su semplificazione delle tasse, e il piano di investimenti. Non riteniamo che il programma di riforme sia ambizioso ma ha certamente alcuni aspetti positivi.
Insomma, si potrebbe far meglio ma non si affonda, almeno non ancora.