Ore 10.00. Ieri Wall Street ha chiuso in negativo, dopo che sono stati pubblicati dei dati macroeconomici abbastanza negativi, nelle previsioni, dell’economia americana.
Segni di rallentamento, tanto che anche la Federal Reserve, nei suoi verbali, sembra voler rinunciare ad un aumento dei tassi, per non appesantire il trend degli Usa. Il Dow Jones ha chiuso a -0,40% e il Nasdaq a -0,39%.
Gli ha fatto eco, questa mattina, Tokyo, con un -0,18%. Non ne hanno risentito invece le borse cinesi, che vedono con fiducia il primo giorno di colloqui con gli Usa per i dazi di Trump. Shanghai segna un +1,61%, ma meglio fa Shenzhen, con il +2,36. Moderata Hong Kong, con il +0,41%.
Le borse europee
In Europa, le borse seguono un andamento contrastato, con Milano che registra il +0,36%, trascinata da Tim e la sua intesa con Vodafone, in cui guadagna più del 10% il titolo Inwit, l’azienda a centro dell’intesa sulle torri 5G. Londra sale dello 0,25%, Parigi dello 0,28% e Francoforte dello 0,35%. Zurigo, dopo un brutto avvio, sale appena sopra la parità.
Balzo dell’euro nella notte, con un +0,10% sul dollaro, a a 1,1346 e un +0,15% sullo yen, a 125,66. Lo spread tra Btp e Bund è in salita questa mattina, sfiorando i 275 punti base e un rendimento decennale al 2,855%.
In salita anche il prezzo del greggio, con il Wti a 57,10 dollari al barile e il Brent a 67,18 dollari al barile.