Ore 10:15. Le borse europee chiuderanno male la settimana, a meno di recuperi nel pomeriggio, dopo la pubblicazione dei dati sul manifatturiero tedesco, che hanno raffreddato i già gelidi entusiasmi sull’economia europea. Intanto scendono i rendimenti dei titoli di Stato, foraggiati dalla Bce che aveva già visto le nubi all’orizzonte, prima della Fed, che oggi rinuncia a quasiasi stretta monetaria a breve e medio termine, in attesa che l’economia riprenda. I titoli americani rendono meno del 2,5%, quelli giapponesi il -0,07% e il Bund tedesco si avvia in quella direzione. L‘indice Pmi tedesco scende 44,7 in marzo, il minimo da 79 mesi.
Le borse
Questa mattina bene l’Asia, con Tokyo in leggero rialzo a +0,09%. Shanghai registra lo stesso risultato, e Shenzhen avanza dello 0,2%. In Europa, Milano crolla dello 0,93%, Londra dello 0,76%, Parigi dello 0,78%, Francoforte dello 0,57% e Zurigo dello 0,34%.
L’Euro soffre sul dollaro, perdendo quasi lo 0,5% mentre recupera la sterlina, dopo il calo di ieri, influenzata dalla vicenda, senza fine, Brexit.
Scende anche il prezzo del petrolio, probabilmente per delle prese di profitto, visto che non ci sono particolari avvenimenti in agenda. Il Wti scende a 59,81 dollari mentre il Brent scende a 67,69 dollari. Con l’incertezza aument di nuovo il prezzo dell’oro, dello 0,2% a 1.312 dollari l’oncia.