Ancora un nulla di fatto per Alitalia, almeno per il momento, dato che Ferrovie delle Stato chiede ancora un po’ di tempo per concludere la formazione della NewCo: il problema? Sembra sempre di più che il vero lodo per ciò che riguarda la compagnia di bandiera sia politico e non economico amministrativo come dovrebbe essere.
In questo caso l’osservata speciale è ovviamente Atlantia che a quanto pare potrebbe essere pronta ad aiutare, salvaguardando i suoi interessi (in special modo quelli legati all’Aeroporto di Roma Fiumicino ed alla società di gestione dello stesso, N.d.R.), FS ed il Governo ad evitare la liquidazione del vettore. Perché si parla di “politica”? E’ presto detto: per quanto il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio sia molto ottimista sul salvataggio di Alitalia, in realtà è proprio il suo partito quello che sta creando maggiori problematiche per via dell’approccio di gestione al post crollo del ponte Morandi di Genova.
Si era parlato del Gruppo Toto, ma in quel caso gli investitori Delta e FS non sono propensi a grandi aperture, mentre il Governo sarebbe pronto a dare lo spazio necessario: insomma, da qualsiasi punto venga osservata la questione, la situazione si fa sempre più complessa da gestire. Tutti i “giocatori” in gara dovrebbero ricordare che sul piatto della bilancia ci sono due opzioni: uno o più interlocutori che si occupino del 40% di capitale mancante o la liquidazione.
E dato che quest’ultima non conviene a nessuno, men che mai ad un esecutivo un po’ pasticcione sul tema, sarebbe meglio che un accordo venisse trovato ed in fretta.