Ore 13.15. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina non riesce a trovare una soluzione, e così continua l’incertezza delle Borse mondiali. Dopo l’ennesimo rinvio infatti, si attende il prossimo vertice di Pechino, come annunciato dal vice premier cinese Liu He. La soluzione “non è disintegrata”, fa sapere lo statista cinese, ma la situazione è bloccata da un Trump che sembra voler protrarre all’infinito la diatriba.
Le borse
La mattinata si è aperta con il Nikkei di Tokyo a -0,72%. Male anche le cinesi, con Shanghai che scene dell’1,21% e Shenzhen l’1,43%. Hong Kong riesce invece a salire di +0,84%.
In Europa. Milano va ora giù dello 0,54%, mentre Londra scende dello 0,15%. A Parigi il Cac 40 va subito giù dello 0,54% e Francoforte fa peggio con il -0,75%. A Zurigo il passivo è dello 0,68%.
A Milano va bene Tiscali, che sale del 2,13% con l’arrivo di Claudio Costamagna. Tra le acquisizioni, la Norvegia ha dato l’assenso alla vendita della Borsa di Oslo a Euronext.
L’euro si trova ora a 1,1235 dollari, mentre sale la sterlina, sia sul dollaro che sulla moneta unica. Spread italiano a 278 punti e al 2,72%.
Instabilità per il prezzo del petrolio, con il Wti in lieve discesa a 61,56 dollari al barile e il Brent che sale a 70,73 dollari al barile. Scende anche l’oro, a 1.283 dollari l’oncia.