L’Istat non ha buone previsioni per il Pil del nostro paese, rivisto ancora al ribasso dall’Istituto di Statistica. Se nel primo trimestre c’era stata l’uscita dalla recessione tecnica, il Pil era comunque cresciuto solo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, e su base annua la decrescita era stata dello 0,1%. Una decrescita del genere, su base annua, c’era stata 6 anni fa, l’ultima volta.
Secondo le previsioni precedenti, il Pil sarebbe dovuto crescere, questo trimestre, dello 0,2%. A un mese dalla fine del periodo considerato però, l’Istat ha portato la sua stima allo 0,1%.indicando un “Andamento stagnante” negli ultimi trimestri.
I nuovi dati
Anche il dato sulla crescita acquisita viene rivisto in basso, e portato a zero dal + 0,1% dello scorso mese.
Poi ci sono i dati sull’inflazione, che decresce a maggio. Se questa è una notizia positiva per i consumatori, altrettanto non lo è per gli obbiettivi macroeconomici, con la Bce che si sta sforzando per raggiungere l’obbiettivo del 2% in tutta Europa, senza riuscirci.
L’inflazione italiana scende allo 0,9% nel mese di maggio, con un -0,2% rispetto al mese precedente. L’Istat parla di “effetto di rientro rispetto ai balzi dovuti ai ‘ponti’ di aprile”, per spiegare questa frenata, ma sottolinea anche il ruolo dei beni energetici non regolamentati, ovvero i carburanti.