La crisi di Governo in atto sta influenzando, come era ovvio aspettarsi, anche l’andamento dell’economia italiana: e se qualche giorno fa l’incertezza politica ha portato con sé un rating non entusiasmante da parte di Fitch, le dimissioni del premier Giuseppe Conte hanno affondato la Borsa in chiusura e contemporaneamente fatto esprimere ai mercati apprezzamento per un’alleanza M5s – PD.
Reazione Borsa di Milano alla crisi di governo
Il discorso con il quale l’ormai ex premier ha introdotto il suo dimettersi ha evidenziato molte di quelle che sono le problematiche di un paese che necessita di crescere e che per farlo ha bisogno di stabilità. Tornando ai mercati la Borsa di Milano ha avuto reazioni senza dubbio forti e negative: l’indice FTSE Mib ha praticamente annullato il guadagno accumulato fino all’arrivo delle notizie, perdendo a fine giornata un pesante 1,1% fermandosi a a 20.485,43 punti. Sulla stessa linea si sono comportati anche i bancari e Atlantia: quest’ultima ha fatto registrare un -2,98% a 23,08 euro accompagnata, per la peggior perdita, da BPER Banca con il suo -3,18% a 3,01 euro e Banco BPM che ha fatto registrare un calo del 2,56% a 1,678 euro.
Meno problemi sono stati registrati in merito allo spread, “fermo” a 203 punti in chiusura di seduta.
Alleanza M5s-PD gradita a mercati per risolvere crisi governo
Quel che è apparso ovvio, grazie anche a diverse dichiarazioni in merito, è che i mercati in generale e l’Europa gradirebbero un governo “giallorosso” per l’Italia, composto da quei partiti che hanno in Commissione Europea sostenuto la nomina dell’attuale presidente Ursula Von Der Leven. Se ai due partiti sopracitati si unisse anche l’appoggio di Forza Italia, secondo gli analisti, il Belpaese sarebbe in grado di affrontare sia la manovra finanziaria (con maggiore appoggio ed elasticità da parte dell’Europa, N.d.R.) sia di far scendere lo spread fra btp e bund.
Sono tutti pronti in Europa ad essere più “concilianti” verso un nuovo esecutivo di questo genere, soprattutto per ciò che concerne le finanze: soprattutto perché questo significherebbe stabilità per gli investitori e di conseguenza la possibilità di crescita a dispetto del fatto che si avrebbe una maggioranza diversa. Sono molti gli analisti, tra i tanti, quelli della Merian Glbal Investors, che pensano che il non ritorno alle urne prima del 2020 potrebbe davvero fare bene all’Italia, dando stabilità nel breve termine e facendo spazio a manovre importanti come il blocco dell’aumento dell’Iva.
Non resta che vedere quale scenario diventerà quello reale nel corso di queste settimane.