Il debito nazionale americano sta diventando insostenibile da sopportare: è questo ciò che ha dichiarato il capo della Federal Reserve americana Jerome Powell, nel corso di un intervento davanti al Comitato Economico Congiunto del Congresso.
Debito troppo alto per la Fed
L’economista non ha mancato di accennare che tale problematica è tra quelle più urgenti da affrontare ma ha anche sottolineato che non si tratta di un problema che deve risolvere la Fed quanto il Congresso stesso. Il debito nazionale degli Stati Uniti sta crescendo più velocemente del suo PIL nominale: un problema con il quale combattono molti paesi, tra i quali l’Italia e che se non tenuto sotto controllo rischia di avere conseguenze sensibili sulla crescita dello Stato e la tenuta dei suoi servizi. In America il debito ha raggiunto un valore di ben 23 mila miliardi di dollari: circa 70 mila dollari per ogni cittadino. Jerome Powell non ha mancato di essere “ottimista” nella gravità della situazione, sostenendo che se gli Stati Uniti saranno in grado di mantenere l’economia in crescita, il problema potrebbe dimostrarsi facile da risolvere ma ha anche lanciato un monito preciso:
Sarei negligente se non sottolineassi che la conseguenza di non affrontare questo problema è che… i nostri figli e nipoti spenderanno i loro dollari in tasse al servizio del debito piuttosto che per cose di cui hanno veramente bisogno.
Ancora problemi tra Donald Trump e Fed
Se la Fed non manca di sottolineare, nonostante la preoccupazione per il debito, che l’America sembra rimanere stabile nella sua crescita, allontanando almeno per il momento gli spettri di una recessione, dall’altra parte l’istituto è ancora sottoposto alle continue pressioni del presidente Donald Trump che continua a rinnovare le sue richieste per i tassi di interesse negativi.
Trump continua a criticare la Federal Reserve americana perché non li ha ancora introdotti, dimenticando di sottolineare che in questo modo di certo protegge la propria valuta, ma costringe la popolazione a pagare direttamente per questo. Nel discorso tenuto presso l’Economic Club di New York ha sottolineato:
Ricordate, siamo in competizione con nazioni che hanno apertamente tagliato i tassi d’interesse, tanto che ora molti vengono in realtà pagati quando pagano i loro prestiti… chi ha mai sentito parlare di una cosa del genere? Datemene un po’, datemi un po’ di quei soldi.
Un approccio un po’ troppo semplicistico rispetto alla situazione attuale in Europa, derivante dalle decisioni di politica monetaria intraprese per sostenere una crescita che nell’Unione Europea si è mostrata, al contrario di ciò accaduto in America, sotto le aspettative.