Salvare Alitalia diventa sempre di più un’impresa difficile: è spuntato infatti un problema, di tipo fiscale, dal valore di 40 milioni di euro. Un ulteriore ostacolo che di certo non aiuta il commissario Giuseppe Leogrande nel suo lavoro.
Alitalia compagnia in perdita
Alitalia è già una compagnia in perdita per ben 2 milioni al giorno di media: i cambi avvenuti nei ministeri che si occupavano del salvataggio sembrano aver lasciato la compagnia “sola” nel tentare di gestire un’emergenza per la quale ha al contrario bisogno di appoggio. E da quel che si evince da indiscrezioni stampa sembra essere complicato anche per lo stesso commissario riuscire a parlare con qualcuno per sistemare questo problema delle tasse.
La situazione di Alitalia, al momento, è tutt’altro che rosea ed i soldi messi a disposizione dal Governo servono per mantenerla attiva: iniziare a utilizzarli per far fronte a problematiche di tipo fiscale rischia di rivelarsi controproducente per la sua sopravvivenza. Non bisogna infatti dimenticare che per far funzionare tutto vi è bisogno di fare manutenzione degli aerei, comprare carburante e pagare gli stipendi dei dipendenti. Insomma, vi è bisogno di gestire i fondi con giudizio e al meglio.
Cosa è successo tra Alitalia e Fisco
Cosa è successo con il Fisco in realtà? Perché vi sono 40 milioni di euro da pagare? A quanto pare un esposto presentato da un sindacato minore, piloti e hostess avrebbero pagato il 50% di tasse in meno sulla parte della retribuzione variabile. Questo avrebbe portato all’invio di circa 3600 cartelle dagli importi variabili. A quanto pare sarebbero coinvolte voci collegate all’indennità di volo e l’errore sarebbe stato fatto a monte da Alitalia: il problema è che sono i lavoratori a dover pagare subito. E non solo: si parla dell’arrivo di cartelle che partono dal 2014 per una media di circa 4 mila euro l’anno ai quali si devono aggiungere, da parte dell’azienda, 40 milioni di mancati versamenti all’Inps.
I problemi del commissario Leogrande non finiscono qui, visto che l’azienda ha anticipato la cassa integrazione ma l’istituto di previdenza ancora non ha versato perché mancano i decreti attuativi necessari.
La cassa integrazione è proprio uno dei problemi più seri ai quali sta facendo fronte Alitalia: sia il commissario unico, sia il direttore generale Giancarlo Zevi stanno tentando di tutto per tagliare le spese mettendo in conto anche la riduzione degli aeromobili e dei contratti di leasing. Sono previsti anche degli esuberi, da eseguire con il supporto del Governo per scivoli e prepensionamenti ma attraverso la formazione di una newco, punto ancora dolente del salvataggio di Alitalia.