Con l’entrata in vigore del D.L. n. 34/2020, il Decreto Rilancio, sono state presentate nuove detrazioni fiscali riguardanti le spese sostenute per interventi di miglioramento in materia di efficientamento energetico (conosciute sotto il nome di Ecobonus) e riduzione del rischio sismico. Concentriamoci sul primo, cercando di comprendere quali siano i lavori che si possono eseguire gratis.
Ecobonus, gli interventi previsti
Il Decreto Rilancio prevede un superbonus del 110% per alcuni interventi di miglioramento di efficienza energetica per le spese che verranno sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Attenzione, per avere il via libera definitiva servono ancora una circolare dell’Agenzia delle Entrate e un decreto attuativo, quindi prima di partire con i lavori è bene attendere che venga pubblicato quest’ultimo.
Questo non vieta di comprendere quali siano gli interventi che potranno godere di questa detrazione fiscale super.
Interventi d’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo: in questo la detrazione è calcolata su una spesa complessiva massima superiore a 60 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Altri interventi che possono godere di questo trattamento speciale sono quelli sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti centralizzati a condensazione, a pompa di calore, ibridi, geotermici. In questo caso il tetto massimo di spesa è di 30mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
In particolare questa detrazione è valida con lo stesso tetto di spesa anche per lo stesso tipo d’intervento su ville unifamiliari. Più in generale sono parte di questo ecobonus anche gli interventi previsti dall’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013 a patto che siano eseguiti insieme a uno degli interventi descritti nei punti precedenti.
Cessione del credito e sconto in fattura
Ovviamente quando si parla d’interventi gratis da poter eseguire la gratuità è legata a tre diversi approccio alla spesa. Essi sono:
- possibilità di fruire della detrazione del 110% in 5 anni
- sconto in fattura anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta
- credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Il primo caso prevede per il cliente il pagamento anticipato da recuperare poi in dichiarazione dei redditi nel corso dei cinque anni previsti. Per ciò che riguarda le altre due opzioni al momento non si hanno ancora tutte le specifiche adeguate, che saranno sicuramente disponibili nel momento in cui si avrà il decreto attuativo del Decreto Rilancio.
Il consiglio, a ogni modo, è quello di affidarsi a persone esperte per eseguire gli interventi sopracitati che possano consigliare l’approccio migliore alla problematica.