S&P Mib i top 10 di giornata:
SAIPEM 12,6000 (+7,23%); TENARIS 7,9800 (+5,84%); TERNA 2,3950 (+3,23%); FASTWEB 19,9000 (+2,95%); FONDIARIA – SAI 14,1000 (+2,32%); IMPREGILO ORD 1,9900 (+2,05%); UNIPOL 1,0830 (+1,69%); A2A 1,3300 (+1,37%); ENI 18,2500 (+1,33%); PRYSMIAN 8,3300 (+1,22%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
LUXOTTICA GROUP 13,9300 (-5,17%); FIAT 5,4800 (-5,03%); BANCO POPOLARE 5,0650 (-4,97%); UNICREDIT 1,6300 (-4,62%); INTESA SANPAOLO 2,3475 (-4,38%); ALLEANZA 5,9500 (-4,03%); PIRELLI & C. 0,2585 (-3,36%); L’ESPRESSO 1,3050 (-2,32%); LOTTOMATICA 17,4400 (-2,24%); BANCA MPS 1,5200 (-1,94%).
Non parte bene la giornata finanziaria di Piazza Affari: dopo gli scambi iniziali, il Mibtel va sotto di poco (-0,14%) e la stessa sorte tocca all’S&P Mib (-0,19%). Inevitabile l’influenza negativa legata alle preoccupazioni sull’economia mondiale: calo dei prezzi, rallentamento della crescita, arretramento dell’inflazione, incertezza sull’approvazione del Piano anti crisi americano da parte del Senato Usa.
Tokyo e Wall Street, reduci dalla giornata positiva di ieri, non hanno portato benefici alle Piazze continentali: dopo la prima parte di quotazioni, il calo continua a persistere seppur attestato su perdite di lieve entità.
Sono ancora le news inerenti all’economia americana – altre 58 mila richieste di sussidio alla disoccupazione che smentiscono le stime, assai più ottimistiche degli analisti; i futures su Wall Street negativi – a rallentare la ripresa di Piazza Affari ed affini: alla fine, per il Mibtel un definitivo -0,38% e per l’S&P Mib un -0,77%.
Analizzando i singoli titoli, bene gli energetici con Saipem a tirare la volata ad Eni e Tenaris. Male i bancari, con Unicredit e Intesa Sanpaolo con perdite di oltre il 4%. Luxottica e Fiat i peggiori: cali di oltre il 5%.
Seduta di giovedì 11 dicembre in leggera discesa per l’indice S&P MIB 40.
I corsi non si discostano significativamente dalla chiusura di mercoledì, oscillando tra le 19900 e le 19550. Tutta la fascia a ridosso delle 20000/20300 rappresenta un’area di resistenza significativa che potrebbe frenare la spinta rialzista dei corsi. Solo la netta violazione (chiusura di seduta) delle 20200 fornirebbe un nuovo interessante segnale di forza. Viceversa potremmo assistere a movimenti in range tra le 20200 e le 19400. Un primo segnale di debolezza si avrebbe solo in seguito a ritorni sotto le 19300, evento che annullerebbe le potenzialità rialziste descritte e riaprirebbe le porte alle 18800/18600.