Cassa Depositi e Prestiti conferma di aver presentato una nuova offerta ad Atlantia per l’88% di Autostrade per l’Italia: una procedure in due fasi con proposta di accordo entro 10 settimane.
Un piano in due fasi per Autostrade
Le due fasi sono scandite da una verifica intermedia, posta a metà del percorso di accettazione, relativa allo stato di avanzamento della trattativa tra le due parti. Questo, come sottolineato da IlSole24ore, sarà quello su cui discuteranno nel consiglio di amministrazione di Atlantia convocato per oggi ed è l’offerta presentata dalla cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti e partecipata dal fondo americano Blackstone e dal fondo australiano Macquarie per la concessionaria autostradale.
Tecnicamente parlando si parla di una proposta vincolante, ma che è allo stesso tempo soggetta a due diligence, all’approvazione del piano economico di Aspi e potenzialmente riguardante il 100% dell’azienda nel caso in cui Edf, Silk Road e Allianz avessero intenzione di offrire sul piatto delle trattative anche il loro 12% del gruppo.
La bidco che presenta l’offerta è nello specifico partecipata al 40% da Cdp e per il restante 60% dai due fondi: presidente e amministratore delegato della newco e di Autostrade saranno decisi da Cdp con il parere favorevole di Blackstone e Macquarie che saranno chiamati a scegliere il cfo.
Offerta economica rimane invariata
L’offerta economica, è importante sottolinearlo, è pressoché invariata, e molto vicina ai 9 miliardi di euro: un prezzo che non incontra propriamente il favore di Atlantia e di Tci, azionista al 10% in questa, che stimano un valore tra gli 11 e i 12 miliardi di euro.
La prima proposta presentata da Cassa Depositi e Prestiti non è stata ritenuta adeguata: quella appena presentata non si discosta molto: Sarà possibile che Atlantia decida di cedere?
I nodi da risolvere tra Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti rimangono praticamente gli stessi e soprattutto quello relativo alla valorizzazione di Aspi, che è uno dei principali, è lontano dall’essere risolto, soprattutto se si pensa che si sta avvicinando, per la procedura, un momento chiave.
Il prossimo 30 ottobre è infatti prevista l’assemblea di Atlantia per deliberare riguardo alla scissione di Autostrade a favore degli attuali soci della holding. Nel caso in cui il cda dovesse trovare soddisfacente la proposta di Cassa Depositi e Prestiti e dei suoi soci potrebbe decidere di rimandare l’assemblea.
Allo stesso tempo Atlantia potrebbe comunque vole mantenere il piede in due scarpe e far votare ai soci la separazione dell’asset. Qualcosa che potrebbe essere in grado, in merito alla valorizzazione di Aspi, darle la garanzia dell’ottenimento di un maggiore risultato.