Mentre oltreoceano hanno approvato il progetto di legge che destina fino a 15 miliardi di dollari alle tre sorelle dell’auto di Detroit: General Motors, Chrysler e Ford. Al contrario, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha precisato che il governo non ha esaminato alcun provvedimento a favore del settore automobilistico. Infine, oggi si è riunito il consiglio di amministrazione di Fiat, per esaminare i dati di budget del 2009.
La filiale Case New Holland ha annunciato ieri altri tre mesi di cassa integrazione per lo stabilimento di San Mauro Torinese (macchine movimento terra). Le agenzie di rating (Morgan Stanley e Sal. Oppenheim) non sono molto clementi con l’azienda: nei giorni scorsi sono arrivati altri due declassamenti per le azioni Fiat. La banca americana vede nero nel futuro dell’intero settore auto in Europa; il titolo Fiat cede così il 5% in Borsa.
L’ad Sergio Machionne nonostante tutto rimane positivo:
Per quanto difficile il 2008 si chiudera’ per il Gruppo Fiat con un significativo risultato economico e con un trading profit che sara’ il piu’ alto nei 109 anni della storia della Fiat. Per quanto riguarda il 2009 sappiamo che ci sono incognite che nessuno riesce a valutare. Nessuno puo’ prevedere oggi quali saranno le reali ripercussioni di questa crisi.
L’ad ha così parlato al tradizionale appuntamento di fine anno con il Gruppo Dirigenti Fiat, l’associazione che riunisce circa 3000 dirigenti delle diverse societa’. Incontro dove sono stati presenti il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo ed il vice presidente John Elkann.
Marchionne ha poi continuato:
Il modello di business al quale siamo abituati va totalmente ripensato. Il settore dell’auto sara’ obbligato a trovare un nuovo tipo di gestione, che portera’ ad un consolidamento, a livello mondiale, entro i prossimi 24 mesi. Non si tratta ancora di un modello definito, stiamo ancora lavorando, ma tale modello forzera’ con molta probabilità nuove alleanze.
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