Twitter ha ceduto ed Elon Musk, mettendo sul tavolo l’incredibile cifra di 44 miliardi di dollari, ha convinto il consiglio di amministrazione del social network ad accettare l’offerta. A causa delle polemiche, il patron di Tesla poi ha iniziato a fare chiarezza sulle sue intenzioni.
Acquisizione di Twitter mossa interessante
Nonostante la poison pill presentata alla Sec Twitter ha deciso di cedere alle lusinghe di Elon Musk il quale, sebbene in modo molto conciso, è entrato in modo diretto sulle polemiche e le paure di tutti riguardanti la nuova gestione del social network. Il magnate ha infatti dichiarato:
Con libertà di parola voglio dire una libertà che rispetta la legge. Sono contrario alla censura che va al di là della legge.
Parole che al momento spiegano tutto e niente a margine di un’operazione che ha bruciato il 12% della capitalizzazione di mercato di Tesla, pari a 110 miliardi di dollari. Perché è successo questo? Semplice, per la paura di alcuni investitori che possa avvenire una vendita di azioni per finanziare l’acquisto della società. L’Unione Europea dal canto suo ha già fatto sapere come il cambio di proprietà sia totalmente ininfluente rispetto alle leggi vigenti nel continente. Al contrario di quello che sta accadendo negli Stati Uniti dove i politici sembrano essere abbastanza agitati per via di questa acquisizione.
La reazione del presidente Joe Biden
Ed è ecco che addirittura il presidente Joe Biden si dice essere “preoccupato dal potere dei social media al di là di chi è alla guida” attraverso la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Va sottolineato che il rapporto di Washington con la Silicon Valley è problematico da sempre, soprattutto per quel che concerne le regole sulla privacy e la necessità di far assumere maggiori responsabilità alle aziende informatiche. Più pesante la posizione della senatrice Elisabeth Warden che sottolinea come questa cessione sia un “pericolo per la democrazia. Abbiamo bisogno di una tassa sui ricchi e di regole più stringenti affinché Big Tech sia responsabile“.
Nonostante abbia partecipato inizialmente alla creazione della poison pill con il resto del cda, l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk trova sostegno e lode da parte del suo fondatore e amico del patron di Tesla Jack Dorsey.Il quale sottolinea che sia un “primo passo giusto” il delisting della società. E non si può escludere che con la nuova proprietà lo stesso Dorsey non torni ad avere nella società un ruolo più prominente.
Le agenzie di rating? Osservano la situazione per capire se dover eseguire un downgrade. Mentre i dipendenti del social network sono ancora indecisi sul come giudicare l’operazione, sebbene sia stato assicurato loro che non avverranno tagli di personale.