Le previsioni per l’anno venturo sono a dir poco catastrofiche. Si vocifera che il peggio non è alle spalle ma davanti a noi. Nuovi fallimenti, disoccupazione, sono solo due dei molteplici aspetti ai quali si rischia di dover far fronte.
Premesso che sono e rimangono previsioni (attualmente condivisibili) quelle diffuse dai notiziari, vediamo se l’anno 2009 sarà così terribile anche per gli investitori professionisti, i cosiddetti trader.
Nei momenti di recessione come quello attuale è naturale un allontanamento delle masse dai mercati. Meglio il materasso, dice qualcuno. C’è chi, invece, è attirato dai prezzi bassi e fa spesa di azioni che ritiene “a buon prezzo” (questo argomento merita però una riflessione a parte). Ma come si comporta un trader professionista in situazioni simili?
Generalmente, si può ipotizzare che la sua vita non cambia di molto: a seconda del metodo d’investimento e degli strumenti utilizzati, dopo un periodo di adattamento alle nuove condizioni del mercato (nel quale anche questa figura potrebbe subire danni al proprio portafoglio), la routine torna più o meno quella di sempre. Attenzione però: non è sempre così e sicuramente qualcuno avrà dei problemi talmente grandi da dover abbandonare la sua attività per dedicarsi a lavori “ordinari” (che difficilmente troverà in questo periodo).
La flessibilità mentale è una caratteristica fondamentale di qualsiasi trader professionista, e proprio questo aspetto permette di adattarsi a qualsiasi condizione ricavando profitti più o meno costanti.
Come in ogni altro ambiente possibile quindi, anche negli investimenti è d’obbligo essere flessibili e adattarsi ai cambiamenti al fine di sfruttare al meglio i nuovi mercati, le nuove caratteristiche e soprattutto i nuovi strumenti di cui si può disporre che, come tutte le novità, vengono dapprima criticati per paura e solo successivamente vengono realmente presi in considerazione per le loro qualità effettive e per i benefici che possono portare.
Anche per gli investitori meno aggressivi, la flessibilità è d’obbligo al fine di non rimanere esclusi da eventuali occasioni di guadagno.