E’ allarme prezzi per il latte in Italia. Sembra che il nostro paese ha raggiunto un doloroso primato in quanto a costo in Europa. E a lamentarsene per primi sono i produttori, che raccontano come si stia evolvendo la questione prezzi.
Prezzi in salita fin dalla produzione
Basta prendere ad esempio il latte fresco pastorizzato di qualità: nella grande distribuzione ha già toccato i due euro di costo al litro. E ancor più alto è il prezzo nei negozi di prossimità, dove i commercianti per rientrare dell’acquisto devono caricare di più. Secondo gli esperti il prezzo potrebbe salire ancora, almeno stando a ciò riportato da Il Messaggero. Dove si sostiene che il prezzo del latte possa arrivare entro fine anno a tre euro al litro.
Teoricamente non si parlerebbe di un bene di lusso ma di un bene di prima necessità. In fin dei conti è consumato sulle tavole degli italiani praticamente ogni mattina. Partendo da questo costo importante altri prodotti rischiano di fare la stessa fine: ovvero tutti quelli che lo contengono come ingrediente.
Il latte è utile per dare vita a formaggi e derivati, ma anche come ingrediente di un semplice cappuccino. Lo scorso ottobre l’Istat aveva segnalato un rialzo dei prezzi su base annua per i formaggi e latticini pari al 14,8%. Unioncamere dal canto suo aveva già anticipato quelli che sono stati poi gli aumenti che hanno raggiunto gli scaffali.
Aumento dei costi del latte pericoloso
Da qualsiasi punto di vista la si veda l’aumento del costo del latte va a inficiare la capacità di spesa delle famiglie italiane. A prescindere dal tipo di acquisti che verranno fatti nei supermercati. Gli aumenti partono dalla stalla sia a causa dell’inflazione che del caro energetico e di passaggio in passaggio crescono. Tra l’altro, questa situazione ha creato una forte volatilità nel mercato lattiero caseario.
Il prezzo continua a salire anche perché il latte manca, i costi di produzione sono aumentati e gli allevatori tentano di contenere i costi. Questo porta a una catena di eventi senza soluzione che si manifesta con una carenza di latte vaccino e di conseguenza con un suo prezzo più alto.
A inficiare sul mercato italiano anche la lunga siccità che ha colpito l’Italia e che ha fatto calare la produzione del foraggio per gli animali. Il rischio più grande al momento è che per tentare di mantenere i prezzi bassi si perda la qualità del prodotto.
Con conseguenze anche per la salute di chi il latte lo beve ogni giorno.