Mutui ancora troppo alti per gli italiani. E la colpa, se vogliamo definirla così, è del rialzo dei tassi di interesse occorso fino a questo momento per mano della Banca centrale europea.
Mutui ormai insostenibili
La situazione sta diventando di non facile gestione, è vero. E sono diverse le famiglie italiane, circa 200.000, che negli ultimi mesi avendo sottoscritto dei mutui a tasso variabile non sono riusciti a rimborsare una o più rate. Si tratta di una diapositiva messa a disposizione dal sito facile.it attraverso una ricerca nUp Research e Norstat. La quale non lascia dubbi sulla difficoltà in materia di mutui, creatasi per via della politica politica monetaria della BCE. Le rate sono aumentate di circa il 65% in alcuni casi, portando un ulteriore peso economico sulle famiglie di oltre 3.100 euro.
Anche Bankitalia non era andata leggera con il suo bollettino, mostrando come ci fossero stati degli aumenti degli interessi sui prestiti importanti anche di mese in mese. Livelli che non si vedevano dal gennaio del 2009. Quell’anno, in piena crisi economica mondiale dettata dai mutui subprime il Taeg era pari al 4,91%. A ottobre 2023 lo stesso valore era pari al 4,72%.
Tutto sarà a cosa deciderà di fare l’inflazione. Va detto che la BCE avendo momentaneamente fermato i rialzi, se i dati lo permetteranno, potrebbe decidere di iniziare a tagliarli. Le previsioni, finora, parlavano di una potenziale inversione di tendenza solamente a metà del prossimo anno. Nel caso in cui l’inflazione dovesse mostrare di scendere in modo concreto da subito, si potrebbe optare per un taglio più vicino.
Cosa potrà accadere
I mercati, secondo gli analisti, fanno ben sperare. Quello che bisogna accertarsi che avvenga e che la BCE si muova in base alle previsioni dei mercati. Tenendo conto che diversi membri del direttivo della Banca centrale europea escludono un taglio di questi prima del secondo trimestre del 2024.
Per chi ha a che fare con i mutui questa è una cattiva notizia, voi dato che la situazione potrebbe peggiorare. Come gestire un’eventuale crisi dettata dall’impossibilità dei cittadini di pagare le rate? Perché in alcuni casi è stato possibile sfruttare degli strumenti alternativi per gestire meglio la rata come un allungamento della durata del finanziamento o una surroga. Ma c’è anche chi ha provato a rinegoziare senza successo.
Migliore non è la situazione mutui o finanziamenti per quel che concerne le imprese. Anche in quel caso i tassi sono aumentati creando non pochi problemi soprattutto alle piccole e medie imprese.