Unicredit, offerta pubblica di scambio su Banco BPM

Unicredit ha lanciato una offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni di Banco Bpm. Lo spiega una nota della banca, sottolineando che il controvalore totale dell’offerta, se avverrà adesione integrale, sarà pari a 10 miliardi di euro.

Cosa ha fatto Unicredit

Dobbiamo sottolineare che l’importo di 10.086.832.606 euro è corrispondente alla valorizzazione monetaria del corrispettivo e quindi pari a 5,657 euro per azione di Banco Bpm. Numeri che prendono in considerazione anche il prezzo ufficiale dei titoli di Unicredit di venerdì scorso pari a 38,041 euro. Nel documento correlato viene sottolineato come, per entrambi gli istituti, l’eventuale loro integrazione rappresenterebbe una occasione unica perché in grado di dar vita alla “terza banca europea per valori di mercato“.

E avendo ben presenti gli investimenti di entrambe le banche è abbastanza semplice comprendere perché sia questo il pensare comune. Se decidessero di aderire all’offerta tutti gli azionisti di Banco Bpm “diventerebbero protagonisti di una iniziativa imprenditoriale di eccellenza promossa da un autentico gruppo pan-europeo con presenza globale“. Unicredit prevede che l’offerta di scambio su Banca Bpm potrà essere completata entro il giugno del prossimo anno, con integrazione piena entro i successivi dodici mesi. E con la realizzazione della maggioranza delle sinergie entro i due anni.

Non si può osteggiare Unicredit quando sottolinea la propria esperienza in acquisizioni integrate, accompagnate da conoscenze e competenze gestionali di successo. Lo stiamo vedendo anche con il suo lavoro in Germania per quel che concerne il capitale di Commerzbank.

A proposito del premio

Per quel che riguarda il premio espresso su Banco Bpm, si parla dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di Banco Bpm dello scorso venerdì.  In base al documento di offerta questa maggiorazione sale al 14,8% se si considera il prezzo del titolo Banco Bpm prima dell’opa lanciata da questi su Anima.

Ovviamente l’offerta deve incassare l’approvazione della proposta di delega per l’aumento di capitale al servizio dell’offerta da parte dell’assemblea dei soci e del documento di offerta da parte di Consob. Deve ottenere poi il via libera completo e incondizionato dell’Antitrust.

La condizione legata all’esito prevede di considerare efficace l’offerta se questa vedrà la partecipazione corrispondente almeno al 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm. Nel caso l’offerta sia comunque almeno pari al 50% del capitale sociale più 1 azione dell’emittente, Unicredit potrebbe rinunciare parzialmente alla suddetta condizione di efficacia.

Importante: nella nota è stato sottolineato come questa offerta pubblica di scambio su Banco Bpm sia totalmente indipendente e autonoma rispetto al ciò che è avvenuto con Commerzbank.