Per quel che riguarda Stellantis, i dazi promessi da Donald Trump avranno effetto sul futuro dell’azienda? I temi affrontati dal cfo dell’azienda Doug Ostermann fanno riflettere.
Stellantis e le criticità del 2024
Solo tre giorni dopo le dimissioni di Carlos Tavares, l’esperto ha dovuto incontrare gli analisti finanziari di Goldman Sachs. Un incontro dovuto alla necessità, ovvia, di portare pace nella platea degli investitori. Ovviamente il manager non si è potuto nascondere dietro un dito e ha ammesso quelle che sono state le maggiori criticità del 2024.
L’uomo allo stesso tempo ha confermato che gli obiettivi del 2025 rimarranno gli stessi e verranno raggiunti. Tra cui un dividendo interessante per gli azionisti. Nel corso dell’incontro è saltata fuori anche l’ipotesi di un buy back del titolo grazie ai prezzi attuali.
La cosa più importante, oltre ai problemi di Tavares con gli Esecutivi dei vari paesi dove Stellantis ha sede, è stato l’affrontare il discorso dei dazi che potrebbero arrivare da parte di Donald Trump. Un elemento importante sia se si prende in considerazione il mercato italiano che quello americano.
In particolare quello statunitense già adesso sta soffrendo in modo importante per due motivazioni. Una legata a un prezzo troppo alto delle vetture e l’altra correlata all’assenza di modelli. Il fatto che nei settori chiave per la vendita mancassero dei nuovi modelli attraenti ha di certo ha avuto il suo peso.
Anche perché accompagnato da un costo troppo alto delle vetture messe in vendita, proposte da altre marche a prezzi più convenienti. Basta pensare ad alcuni modelli Ford, praticamente identici ad alcuni Stellantis che vantavano risparmi di almeno 2-3 mila dollari.
Questo ha portato a un accumulo eccessivo di modelli invenduti nonostante incentivi alla vendita importanti. Fattore che ha portato, tra l’altro, al blocco di alcuni impianti onde evitare l’accumularsi di altre scorte.
Cosa accadrà con i dazi di Trump?
In una situazione già così precaria che effetto avranno i dazi che Donald Trump metterà rispetto a Canada e Messico? Stellantis produce ben il 40% delle macchine acquistate da entrambi gli Stati. Senza contare che i dazi colpiranno anche partner strategici dell’azienda Italofrancese come i cinesi di Leapmotor.
È inutile girarci intorno: la situazione è decisamente complessa. La soluzione proposta dal cfo di Stellantis è quella del dialogo. Si cercherà di trovare delle soluzioni attraverso una buona comunicazione e dei “buoni suggerimenti”.
A prescindere da tutto però, Stellantis ha sottolineato che il suo piano strategico a lungo termine rimarrà lo stesso, sia per quanto riguarda le partnership che gli investimenti.