Stellantis, Ford, Toyota e Tesla insieme contro l’Europa? È quello di cui si parla in merito alle emissioni di anidride carbonica. La pietra dello scandalo sarebbe rappresentata dalle multe sulle emissioni delle auto.
Stellantis insieme ad altre case contro le multe
La Commissione europea ha infatti approvato la possibilità di multare quelle case automobilistiche che non rispetterebbero i livelli di emissioni di anidride carbonica. E la necessità della maggior parte delle imprese automotive di non essere colpite da queste sanzioni sta portando nomi come Stellantis e Toyota, ad esempio, ad allearsi con quello che è possibile considerare il nemico comune. Ovvero Tesla, in questo caso.
Le prime sanzioni sono previste a partire dal primo giorno di questo gennaio. Il nuovo commissario per il clima Wopke Hoekstra ha confermato le nuove norme, nonostante le moltissime pressioni del settore. Se con le nuove immatricolazioni le case automobilistiche supereranno una media di emissioni pari a 81 grammi di Co2/km rispetto ai 95 previsti fino alla fine dello scorso anno, le sanzioni verranno emesse. Di media ogni grammo di emissione in più costerà alle case automobilistiche come Stellantis, Ford e tutte le altre circa 300 milioni di euro di multa, se non di più.
Guadagno importante per Tesla
Le diverse imprese dell’automotive sarebbero quindi cercando una soluzione. Una strategia presa in considerazione è quella di dar vita al fondo comune di emissioni, in collaborazione con Tesla. Il marchio di Elon Musk, leader nella produzione di auto elettriche, non produce emissione dirette. La creazione di una cordata con questo brand, per il meccanismo dei crediti di emissioni, darebbe modo alle altre imprese di bilanciare le loro di emissioni, rientrando nei limiti imposti dalla Commissione europea.
Questa è quella che può essere considerata la strategia di partenza per poter affrontare il problema delle multe. Da quel che si racconta nel settore, la soluzione pensata sarebbe ancora più creativa e importante. Si sostiene infatti che sarebbe stata inviata una lettera di intenti alla Commissione europea per la quale Tesla avrà il ruolo di “pool manager” di un vero e proprio consorzio formato da Stellantis, Subaru Europe, Mazda Motor Europe, Ford e Toyota.
Questi sono i marchi che avrebbero già aderito. Altri potrebbero farlo prima della chiusura dell’adesione prevista per il 5 Febbraio 2025. Il guadagno per Tesla è rilevante. L’azienda di Elon Musk cede infatti i suoi crediti sulle emissioni fin dal 2019 e grazie a ciò è arrivata a guadagnare finora circa 9 miliardi di dollari. FCA, nel 2020 già usufruiva di questo sistema grazie a un accordo.