Mediobanca contro l’Ops di Mps

Mediobanca dice no all’Ops di Mps. Mettendo in chiaro in questo modo la sua intenzione di respingere il tentativo di scalata da parte della banca senese.

Mediobanca si oppone alla offerta pubblica di scambio

Forse non è propriamente la risposta che ci si aspettava, pensando a come è composto il capitale della banca meneghina. Eppure ci sono volute solo tre ore al consiglio di amministrazione per bocciare l’offerta pubblica di scambio definita letteralmente ostile.

Non solo: sono volati anche termine come “contraria agli interessi di Mediobanca”, “fortemente distruttiva di valore” e, per concludere, “priva di razionale industriale e finanziario”. Insomma, appare evidente che questo matrimonio non s’ha da fare, soprattutto perché voluto da una sola parte.

Il cda non ha risparmiato nemmeno commenti sul fatto che tale operazione potesse essere caldeggiata anche dai suoi azionisti, come Caltagirone e Delfin. Ragione per la quale è stato posto sul tavolo il tema della possibile presenza di disomogeneità potenziale per quel che concerne gli interessi di Del vecchio e Caltagirone, rispetto a quella degli altri soci di Mediobanca.

Effettivamente erano due le situazioni che potevano venirsi a creare: un via libera coadiuvato dalle due famiglie o un rifiuto nelle quali le stesse sarebbero state colpevolizzate. Molti analisti presumono che la vera battaglia in realtà si svolga per prendere il controllo delle Generali.

Un potere che forse Mps vorrebbe per sé. Va detto che in Borsa quello che sta accadendo non sta facendo bene a nessuno degli interlocutori in gioco. Mettendo da parte questo, è interessante conoscere più nello specifico qual è il punto di vista di Mediobanca sull’intera operazione.

Offerta non sufficiente oltre che problematica

La sua contrarietà all’offerta riguarda principalmente la possibilità di pregiudicare il profilo di business e l’identità dell’istituto di via Cuccia al momento “focalizzato su segmenti di attività a elevato valore aggiunto e con evidenti traiettorie di crescita”.

Come era possibile aspettarsi, sulle valutazioni del consiglio di amministrazione si sono astenuti i consiglieri legati a Caltagirone e Delfin. Queste hanno sottolineato come in caso di offerta e quindi di scalata si presenterebbero importanti deterioramenti legati all’attività di investment banking e wealth management. Qualcosa che potrebbe addirittura portare i clienti di Mediobanca a optare per un cambio di istituto verso banche non italiane.

Sono state presentate anche rimostranze da Mediobanca in merito a un’offerta considerata negativamente dal punto di vista della valutazione del valore intrinseco dell’istituto. In poche parole, l’Ops di Mps è stata categoricamente bocciata. E non sono da escludere potenziali conseguenze interne per quel che riguarda gli azionisti.