Aumentano le accise sul gasolio ma non quelle sulla benzina che vengono abbassate. Per quale ragione l’Esecutivo sta decidendo per questa strategia?
Nuove tasse sul gasolio
A quanto pare l’esclusivo aumento delle accise sul gasolio sarebbe legato al PNRR finanziato dall’Unione Europea e ai suoi obiettivi. Qualcosa correlato alla richiesta di migliorare la qualità dell’aria degli Stati membri. E nella necessità di far cassa, a quanto pare, si punterebbe a far rinunciare al suo utilizzo proprio grazie a una tassazione più alta.
Non deve essere dimenticato infatti che, sebbene i motori diesel producano minori emissioni di anidride carbonica, il gasolio immette nell’aria più alte quantità di ossidi di azoto, particolato fine e altre tipologie di inquinante.
Ricordiamo inoltre che le accise sono le tasse di importo fisso per ogni litro di carburante venduto. La decisione di alzarle sul gasolio è stata confermata e approvata all’interno di un decreto legislativo. All’interno del quale tale atto è stato denominato “allineamento” e non un aumento. E la ragione sta nel fatto che è stato deciso che per i prossimi 5 anni, annualmente, le accise sul gasolio aumenteranno di 1-1,5 centesimi al litro abbassando in modo parallelo quelle sulla benzina.
In base all’attuale valore di entrambi, alla fine del lustro, entrambe dovrebbero essere pari a 67,25 centesimi di euro. Va però sottolineato che essendo il consumo del gasolio molto più alto di quello della benzina a prescindere dalla tipologia di dispositivo in questo modo arriveranno comunque maggiori entrate per le casse dello Stato.
Soldi che entreranno nelle casse dello Stato
Nonostante il fatto che l’uso in agricoltura potrà contare ancora su agevolazioni fiscali. Con i soldi raccolti attraverso le accise il Governo è intenzionato a finanziare il trasporto pubblico e concordare il rinnovo del Contratto nazionale degli autoferrotranvieri e il Fondo per la delega per la riforma del sistema fiscale.
Secondo Il Sole 24 ore che ha eseguito i calcoli necessari, in un anno questo ritocco sarà pari a 165 milioni di euro complessivi. Dai quali poi dovrà essere sottratto il contributo che dovrebbe arrivare dall’ambito agricolo.
Il vero cambiamento sarà tangibile con mano nel momento in cui il decreto legislativo entrerà in vigore. Le tasse legate ai carburanti sono sempre un tema molto scottante. Soprattutto perché hanno un impatto diretto e praticamente immediato sulle tasche dei cittadini, grazie alla diffusione delle automobili e di altri dispositivi che hanno bisogno di combustibili.
Nel momento in cui entreranno in vigore queste nuove disposizioni sarà possibile calcolare effettivamente il loro impatto sulla quotidianità della gente.