Mps, niente Golden Power su opa Mediobanca

Via libera a Mps e alla sua Opa: il governo decide di non applicare il Golden Power sull’operazione. È stata la stessa banca senese a rendere nota la decisione dell’Esecutivo.

Niente Golden Power su Opa Mps

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha infatti deliberato il “non esercizio del Golden Power“, accogliendo la proposta del Mef in tal senso. Il tutto è avvenuto ai sensi del Decreto Legge n. 21 del 15 marzo 2012, poi trasformato nella Legge n. 56 dell’11 maggio 2012.

Non vi sarà quindi alcun ostacolo, da questo punto di vista, per Mps nel caso in cui decidesse di portare a compimento l’offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca. Di conseguenza, nell’assemblea straordinaria di Mps che si terrà il prossimo 17 aprile, si voterà sulla proposta di attribuire al Consiglio di amministrazione la possibilità di procede, in una o più volte, con aumenti di capitale entro il 31 dicembre dell’anno in corso, al fine di sostenere l’operazione relativa a Mediobanca.

Dobbiamo evidenziare come i proxy advisor, negli ultimi giorni, non siano stati concordi nelle proprie raccomandazioni. Ad esempio, Glass Lewis ha suggerito un voto favorevole all’aumento di capitale di Mps, mentre altri come Institutional Shareholder Services (ISS), si sono espressi in senso contrario.

È utile ricordare che Mediobanca non si era mostrata favorevole all’ipotesi di un’Opa da parte di Mps sul proprio capitale. Tuttavia, questo non sembra aver scoraggiato la banca senese, né ha influenzato la decisione dell’Esecutivo di non esercitare il Golden Power. Inoltre, il fatto che azionisti come Caltagirone (presenti in entrambi gli istituti) abbiano aumentato la loro partecipazione in Mps, fa pensare che l’Opa possa avere maggiori possibilità di successo. Anche in sede di votazione.

A breve un quadro sicuramente più chiaro

Per ottenere il via libera definitivo all’operazione sarà necessario raggiungere il 66% dei voti in assemblea. Attualmente, circa il 52% degli azionisti sembrerebbe favorevole alla stessa.  Si tratta di una situazione che deve essere attentamente considerata, a prescindere dalla volontà di Mediobanca di accettare o meno la scalata. Rispetto a qualche mese fa, sembra esserci una maggiore convergenza in favore dell’operazione.

Con ogni probabilità, a margine dell’assemblea del prossimo 17 aprile, si avrà un quadro più chiaro su come si evolveranno le cose. Il fatto che il Governo abbia deciso di non esercitare il Golden Power rappresenta, di fatto, una sorta di via libera automatico alla scalata.

Mps potrebbe presto mettere a segno un importante colpo nel settore bancario, anticipando, per tempi e modalità, anche Unicredit. La quale, ricordiamo, è attualmente interessata a un’operazione simile con Banco BPM.