La mancata tenuta dei 5,46 euro ha consentito il raggiungimento dei 4,80, supporto dal quale i prezzi hanno tentato un timido rimbalzo mancato. Attualmente peggiora però il quadro tecnico dell’azienda torinese, poiché la parte bassa del canale non è riuscita a respingere le quotazioni verso la mediana: si può tracciare quindi un altro canale ribassista (disegnato in verde sul grafico) che vede l’abbassamento dei target previsti sia al rialzo che al ribasso: i prezzi ora stazionano sopra la nuova mediana intorno alla parte bassa del vecchio canale (disegnato in nero). All’abbandono di quest’ultimo, i prezzi si dirigeranno verso i 7 euro in caso di rialzo (parte alta del canale ribassista verde) o verso i 3 euro in caso di ribasso (mediana dello stesso canale, nonché il più ottimista dei target in caso di nuovi scossoni ribassisti) come primissimi target. Resta rischiosa l’apertura di posizioni di lungo periodo in entrambe le direzioni, visto il momento di incertezza: dopo aver perso il 74% in un anno, andare short sarebbe azzardato poiché sarebbe come salire su un treno in corsa. Vista la situazione particolarmente debole non è sbagliato aprire nuove posizioni ribassiste, ma il rapporto rischio/rendimento diventato ora sfavorevole riserva l’operazione solo agli investitori più aggressivi ed esperti. Al contrario, comprare per il medio periodo potrebbe portare benefici in quanto un rimbalzo dai valori attuali sarebbe necessario per ristabilire un certo equilibrio, ma visto il rischio di nuovi affondi si renderebbe necessario un uso ragionato dello stop-loss con l’assunzione di un rischio non indifferente.
Meglio dunque in queste situazioni spostarsi sui time frame più brevi come il 5-15-60 minuti, controllando il quadro daily per avere a disposizione resistenze, supporti e target da monitorare per seguire il mercato passo-passo, ma soprattutto per riservarsi la possibilità di chiudere le operazioni a fine giornata senza dover sopportare lo stress e i rischi di un’operatività overnight.