La saga Yahoo Microsoft sta diventando più lunga di Star Wars e più appassionante di Lost. Micorsoft ha inviato a Yahoo una lettera dal tono decisamente perentorio in cui concede al cda tre settimane per vendere e per accettare quindi la loro proposta d’acquisto di 44,6 miliardi di dollari. Qualora non dovessero accettare, Microsoft ha annnciato che si rivolgerà direttamente agli azionisti, a quel punto ad un prezzo nettamente inferiore, con l’obiettivo di mettere in atto una vera e propria scalata.
Microsoft ha anche sottolineato come da gennaio, quando la prima offerta è stata fatta, il valore di Yahoo sia sceso e come attualmente la propria offerta sia superiore al valore di mercato dela società, valutata 41 miliardi. La lettera di Microsoft è stata inviata il 5 aprile, stabilendo così come termine ultimo il 26 aprile. Ma Jerry Yang non ha fatto aspettare così tanto ed ha risposto subito.
Nella lettera, pubblicata per intero dal sito News.com l’offerta di Microsoft viene rifiutata ma non si tratta solo di un “no grazie”.
Allo stesso tempo noi abbiamo continuato a ribadire che non ci opponiamo ad una acquisizione da parte di Microsoft, sempre che sia nei migliori interessi dei nostri investitori. La nostra posizione è semplicemente che ogni operazione debba rispecchiare il reale valore di Yahoo…
Le parole dei dirigenti di Yahoo sono chiare e c’è spazio per le trattative sempre che Microsoft alzi la sua offerta. Nella lettera non mancano anche i riferimenti alla situazione finanziaria del gruppo che avrebbe un piano per i prossimi tre anni decisamente ambizioso e sostenuto dagli azionisti, mentre quanto alla provocazione di Microsoft sul valore delle azioni Yahoo, Jerry Yang ha risposto a tono, ricordando la perdita di valore del gruppo di Redmond.
Porte aperte quindi ad un’altra offerta, se del giusto valore, anche se dovesse venire da qualcun altro, nonostante gli analisti appaiano abbastanza scettici sul fatto che possa emergere un altrettanto determinato. Impossibile esprimersi su come si concluderà la vicenda, attualmente aperta ad ogni soluzione.
2 commenti su “Yahoo a Microsoft: si può fare ma non a questo prezzo”