S&P Mib i top 10 di giornata:
FASTWEB 22,2500 (+1,88%); SNAM RETE GAS 3,9800 (+1,73%); PARMALAT 1,1980 (+1,35%); FINMECCANICA 11,3100 (+1,16%); UNIPOL 1,2200 (+0,41%); A2A 1,3600 (-0,22%); AUTOGRILL 5,7600 (-0,52%); IMPREGILO ORD 2,1825 (-0,57%); STMICROELECTRON 4,6400 (-0,75%); ENI 16,9700 (-0,88%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
BANCO POPOLARE 5,4950 (-5,10%); BANCA MPS 1,4200 (-4,63%); PIRELLI & C. 0,2780 (-4,63%); MEDIOBANCA 7,3250 (-4,50%); ITALCEMENTI 8,6150 (-4,12%); INTESA SANPAOLO 2,5450 (-4,05%); UNICREDIT 1,7340 (-3,93%); LOTTOMATICA 16,0900 (-3,71%); LUXOTTICA GROUP 12,4300 (-3,57%); MONDADORI 3,4100 (-3,47%).
Ennesima giornata negativa per le Borse europee che, dopo il filotto di incrementi di inizio mese, stanno subendo le prime perdite di un certo rilievo. La chiusura pessima di Wall Street, che ieri si era attestata a -1,46% con il Dow Jones, e l’ancor peggiore finale di seduta di Tokyo (-4,78%) sono un presagio più che attendibile rispetto alle difficoltà in cui sarebbe incappata anche Piazza Affari.
Le perdite delle piazze continentali sono già visibili nelle prime ore: meglio di tutte proprio Piazza Affari, con il Mibtel che segna -0,43% a 15.461 punti e l’S&P/Mib a -0,46%.
In concomitanza, la caduta a picco dell’Euro che perde rispetto a dollaro e yen. Il peggio è di là a venire e lo si può constatare con il passare del tempo: a metà seduta, Milano si attesta su una perdita di un punto percentuale sia con il Mibtel che con l’S&P Mib. Male anche le altre piazze: -1,8% per Madrid, -0,04% per Bruxelles. I maggiori ribassi sono per i bancari e i petroliferi.
L’apertura negativa di Wall Street – Dow Jones a -0,33 – contribuisce ad accrescere le perdite dei mercati europei: Milano chiude con il secondo peggior risultato. Per il Mibtel -1,98%, per l’S&P Mib -2,29.
Tra i singoli titoli, pochi sopra lo zero: bene Fastweb, Snam, Parmalat, Finmeccanica e Unipol. Tra i peggiori, Banco Popolare, Banca Monte dei Paschi di Siena, Pirelli, Mediobanca, Italcementi, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Lottomatica.
Seduta di martedì 13 gennaio in decisa discesa per ’indice S&P Mib.
I corsi si spingono sotto l’area supportiva individuata a 19900 e fanno segnare un minimo poco sotto le 19300; per poi chiudere a 19455. La violazione ribassista della fascia 20000/19850 apre potenzialmente le porte ad ulteriori deprezzamenti. Sembrano possibili discese in direzione delle 19000 prima e delle 18500/400 successivamente. Per il breve non si escludono rimbalzi tecnici verso le 19950/20050. In ottica di medio periodo, assisteremmo ad un segnale di forza solo sopra le 21050/21150 per le 21800 in prima battuta.