S&P Mib i top 10 di giornata
UNICREDIT 1,4080 +11,57%; INTESA SANPAOLO 2,5150 +7,02%; BANCO POPOLARE 4,5400 +6,89%; GENERALI 17,3000 +6,40%; BANCA POP MI 4,0050 +6,37%; FIAT 3,9000 +6,27%; FONDIARIA – SAI 12,5800 +5,45%; BUZZI UNICEM 9,8450 +4,46%; IMPREGILO ORD 2,0575 +4,34%; SEAT PG 0,0512 +4,07%.
S&P Mib i flop 10 di giornata
STMICROELECTRON 4,1800 -3,02%; TELECOM ITALIA 1,0460 -2,88%; SNAM RETE GAS 4,0100 -1,96%; TERNA 2,3950 -0,93%; LOTTOMATICA 14,5600 -0,27%; ENI 17,0100 -0,06%; A2A 1,3510 -0,22%; ATLANTIA 11,5300 0,35%; SAIPEM 12,3300 -0,65%; ITALCEMENTI 7,1900 -0,70%.
Come accade da un po’ di giorni a questa parte, anche nella giornata odierna sia le Borse internazionali che Piazza Affari hanno subito l’influsso positivo dell’ambito finanziario e si sono lasciate trasportare chiudendo in positivo. A Milano infatti il Mibtel ha preso il 2,41% a 14.508 punti e l’S&P/Mib40 ha segnato un rialzo del 3,39% a 18.341 punti. Come motivazione gli operatori indicano soprattutto la possibilità della costituzione di una cosiddetta “bad bank” a livello sia statunitense (proprio come disse qualche giorno fa il ministro Tremonti) sia europea, per non parlare delle voci di corridoio che che vocifera di un organismo a livello internazionale in grado di rilevare gli asset “tossici” dalle banche, “ripulendone” così i bilanci.
Non solo, ma le banche italiane hanno avuto una ragione in più per festeggiare: nel decreto anticrisi approvato ieri al Senato sono contenute alcune norme che consentono agli istituti di rafforzare sia bilanci sia capitalizzazione. Facile dunque comprendere perchè i rialzi dell’S&P/Mib siano stati trainati dalle banche: Unicredit è stata incoronata regina del listino con un balzo dell’11,57% a quota 1,408 euro, seguita a distanza da Intesa SanPaolo (+7,02%) e Banco Popolare (+6,89%). Exploit anche per Fiat, in ascesa del 6,27% a 3,9 euro, a un soffio dal riacciuffare la barriera dei 4 euro persa soltanto poco tempo fa. In proposito, in attesa di avere notizie dal tavolo sull’auto in calendario per oggi a Palazzo Chigi, il numero uno di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, ha dichiarato che sta lavorando alla concessione di un prestito in favore del gruppo del Lingotto.
In flessione Telecom Italia (-2,88%), mentre è uscita la notizia che la Comunità europea ha chiesto all´autorità garante delle telecomunicazioni di non dare il via libera alla società guidata da Franco Bernabè per l’innalzamento delle tariffe di concessione della rete ai propri concorrenti prima di avere una base certa e verificata dei costi dell’operazione. Il calo più sostanzioso, di circa il 3%, è stato quello di Stmicroelectronics, dopo che il colosso italo-francese ha reso noto di avere terminato il quarto trimestre del 2008 con una perdita netta di 366 milioni di dollari (57 milioni al netto di oneri straordinari), che porta il passivo dell’intero esercizio a 786 milioni.